Emergenza energetica: il piano europeo per ridurre i consumi.

13-09-2022   Caterina Cicalese News

L’emergenza energetica non accenna a placarsi, anzi, la situazione diventa giorno dopo giorno sempre più problematica si moltiplicano infatti gli appelli da parte di aziende, attività e anche da privati cittadini che invitano il governo a fare qualcosa al più presto.

 

Negli ultimi giorni è circolata in maniera insistente la notizia del price cap, ovvero la volontà da maggior parte dei Paesi europei di mettere un tetto europeo al prezzo del gas. Il price cap impedirebbe di concordare un prezzo per il gas superiore a una determinata soglia, riducendo i ricavi di Gazprom e della Russia e favorendo un approvvigionamento più economico di questa materia prima. Le modalità per raggiungere questo obiettivo, però, possono essere molto diverse e comunque non prive di pericoli e per questi motivi ancora non si è raggiunto un accordo condiviso da tutti.

 

Nel frattempo, sempre l’Europa, lavora ad un piano comune per ridurre i consumi. Ancora non ci sono notizie certe ma nell’ultime ore è trapelata una bozza che riporta alcune informazioni. Nella bozza la Commissione Europa - che sta lavorando a questa proposta che verrà presentata dalla Presidente probabilmente mercoledì - prevede che vengano selezionate 3/4 ore di ciascuna giornata in cui i paesi siano obbligati a ridurre l’utilizzo di energia elettrica: non è definito alcun orario specifico, forse si lascerà a ogni paese libertà di scelta. Si legge, per esempio, che questa fascia oraria potrebbe includere quelle in cui l’elettricità generata da fonti rinnovabili è minore. Dalla bozza non è chiaro come la Commissione intenda imporre questi tagli, se verrà lasciata anche in questa discrezionalità ai singoli paesi, e se quindi saranno i governi decidere se applicarli solo alle aziende, che consumano più energia delle abitazioni private, o se a tutta la popolazione. In quest’ultimo caso è possibile che nelle fasce orarie che verranno scelte non si potranno usare contemporaneamente più elettrodomestici che consumano molta energia (come già succede in alcuni casi, dove l’accensione simultanea di due o più elettrodomestici fa “scattare” il contatore della luce).

Tutto verrà chiarito nei prossimi giorni, o nelle prossime ore, ma una cosa pare già certa, in questa bozza non si fa riferimento al price cap.